martedì 1 ottobre 2013

Amarcord

Oggi pomeriggio ho fatto un dolce e divertentissimo salto nel passato, grazie alla mostra di cui vedete qui sotto la locandina.



Ma chi sono i Ronfi? Se siete stati lettori del Corriere dei Piccoli negli anni '80 e primi anni '90 penso che non possiate averli dimenticati.
Per tutti gli altri, sappiate che i Ronfi vivono nel bosco, e sono animaletti pigrissimi dalla pelliccia rossiccia, che si nutrono di legno dolce. Nella vita non fanno altro se non appunto nutrirsi di legno e soprattutto dormire. E poi si cacciano spesso in qualche guaio, dal quale riescono sempre provvidenzialmente a uscire.
Sono nati dalla fantasia di Adriano Carnevali, il quale descrive i suoi piccoli roditori in questo modo:

" I Ronfi sono dei veri e propri "disadattati della natura" (che farebbero l'infelicità di un Konrad Lorenz): infatti sono pigri (come dice il loro nome), piuttosto sciocchini e, per di più, presuntuosi e saccenti. Il "Ronfo-tipo" non sa orientarsi, è incapace di difendersi dai pericoli del bosco, non possiede ben chiaro il senso del mutare delle stagioni ecc...; deve la propria miracolosa sopravvivenza soltanto all'aiuto di altri animali generosi o, più frequentemente, a una sfacciata fortuna. Le avventure dei Ronfi sono imperniate soprattutto sui guai che queste disastrose bestiole combinano. "



Io adoravo i Ronfi da bambina, e li adoro adesso che li ho riscoperti grazie a questa mostra. Non che li abbia mai dimenticati, del resto.
Come non ho mai dimenticato il Corriere dei Piccoli, che ricevevo ogni settimana e mi ricordo che ero felice il giorno in cui lo trovavo nella cassetta della posta (mia zia mi aveva regalato l'abbonamento), e lo leggevo a pranzo, tra una forchettata e l'altra, prima di tornare a scuola.
Era veramente un bel giornale, pieno di cose ben fatte e interessanti, con autori di qualità, come Adriano Carnevali, appunto, ma anche Grazia Nidasio (la sua Stefi merita senz'altro un post a parte), e tutta la redazione.
Quanti bei ricordi! 
Ho ancora tutti i numeri in cantina, impilati con ordine. 
Quando mi ci cade l'occhio provo sempre un misto di gratitudine e nostalgia. Gratitudine perché era davvero un ottimo prodotto per bambini e ragazzini, e in qualche modo quella filosofia di vita l'ho portata con me; e nostalgia per quei tempi ormai lontani, in cui la mia più grande sciagura erano le mie croniche difficoltà in matematica. Ma a parte questo, quanto era bello essere bambini? 

Spero che anche i bambini di oggi e di domani abbiano l'opportunità di avere un giornalino così bello e intelligente, che li possa sollevare dal piattume dell'attuale offerta (almeno, questa è la mia impressione).

A questo proposito esiste una pubblicazione molto carina, curata proprio da Carnevali, dal titolo Giocolandia, di cui ho preso un numero alla mostra. Contiene alcune storie dei Ronfi, e tanti giochi divertenti e intelligenti per non lasciare abbrutire i bambini  :-)

La mostra è aperta fino al 6 ottobre allo Spazio Wow di Milano. Oltre a diverse tavole super divertenti, vi è esposto anche un villaggio dei Ronfi in scala, più vari ronf cimeli, tipo un dente da latte di un piccolo Ronfo, la campanella che usano per svegliarsi dal letargo (ma senza batacchio), un pezzo di legno con il segno del loro morso, un calco del loro piede, e altre cose  :-)