Il film si apre con un inseguimento mozzafiato che comincia nel mercato di Istanbul, città dove Bond (incarnato per la terza volta da Daniel Craig) e una sua collega si trovano per recuperare dei files rubati.
La missione non ha esito positivo, tutt'altro, dato che 007 sembra perdere la vita alla fine di questo frenetico inizio di film. Dopo gli splendidi titoli di testa che si snodano sulle note della voce di Adele, scopriamo che l'MI6, i servizi segreti britannici, ed in particolare il loro capo, M (interpretata ancora una volta da Judi Dench), sono sotto attacco. Un misterioso nemico sembra essere disposto a tutto pur di portare alla luce qualcosa di scomodo che si nasconde nel passato di M.
Bond, creduto morto ma in realtà vivo e vegeto, torna in Inghilterra spinto dalla lealtà verso il suo anziano capo, e, benché indebolito dalla ferita subita e da una temporanea dipendenza da alcool e farmaci, torna in campo per difendere M e l'MI6 dal folle Silva (un grandissimo Javier Bardem), assetato di vendetta.
Un film che celebra in grande stile il cinquantesimo anniversario dell'agente segreto più famoso del mondo, forte di una storia avvincente che dosa perfettamente colpi di scena, citazioni alla tradizione bondiana (non frutto di facili ammiccamenti, a mio modo di vedere, ma bensì di un genuino affetto per questa saga cinematografica, sia da parte degli sceneggiatori che del regista Sam Mendes), spettacolari scene d'azione, una raffinata fotografia, e, ultimo ma non ultimo, scava nel passato di Bond, dando ancora più spessore ad un personaggio che a partire da Casinò Royale (2006) ha trovato in Daniel Craig un lato più umano rispetto al passato, smettendo i panni dell'agente supereroe supportato da fantastici super gadgets impegnato a salvare il mondo da folli criminali con un'infinita sete di dominio (penso in particolar modo ai Bond di Roger Moore, che guardo sempre con piacere, proprio per queste loro caratteristiche, ma apprezzo moltissimo la virata compiuta con Craig, che mi sembra un ottimo 007 del nuovo millennio).
Buona parte di Skyfall si svolge in Gran Bretagna, a Londra e poi, per il sorprendente finale, nella brughiera scozzese. James Bond per il suo cinquantenario omaggia dunque la sua patria, l'isola che gli ha dato i natali e a cui è indissolubilmente legato. Ed è in queste vaste lande sovrastate da un cielo plumbeo che scopriremo infine che cosa è lo skyfall del titolo.
Un film che merita senz'altro di essere visto sul grande schermo.
Ciao Martigot! Ho visto anche io qualche giorno fa Skyfall e mi è piaciuto tantissimo, mi ritrovo in pieno nella tua recensione! Certo, io che ero innamorata di Pierce Brosnan non sono riuscita a restare ugualmente catturata dal fascino di Craig, ma devo ammettere che è adattissimo a un "nuovo" Bond, meno "supereroe" e più persona "normale" (per quanto, 007 non sarà mai "normale"!!!)... detto ciò, sono rimasta folgorata dall'interpretazione di Javier Bardem, bravissimo! E la sigla, vogliamo parlarne? Da sola quasi merita la visione del film ;-) Insomma, si capisce che sono entusiasta di questo "skyfall"?
RispondiEliminaSì sì, anch'io sono proprio entusiasta di questo film, e del Bond di Daniel Craig, che direi è il mio preferito tra tutti gli 007, e che amo come tu ami Pierce Brosnan :-)
EliminaHai proprio ragione, la sigla è una delle più belle della serie...
Inoltre ti dirò che quando è comparsa la Aston Martin d'epoca ho avuto un brivido di delizia cinefila :-)
ciao Silvia, buona settimana!
non so perchè, ma james bond non mi ha mai interessato
RispondiEliminaNooo, smonti così l'entusiasmo mio e di Silvia? :-)
EliminaComunque è un bel film al di là di essere un James Bond...poi ovvio se non ami il genere...
ciao :-)
Penso di andarlo a vedere mercoledì, poi ti dirò se concordo con la tua recensione.
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