mercoledì 20 marzo 2013

Pensieri su una fumata bianca

Una settimana fa la fumata bianca mi ha colta mentre mi stavo avidamente portando alla bocca una forchettata di trofie al pesto. Sì, poco dopo le sette ero già a tavola davanti al mio piatto di trofie, anche perché ultimamente in studio a pranzo mangiamo insalate, essendosi G.  messo a dieta e io adeguandomi per solidarietà. Ciò mi porta ad arrivare alla sera con quella che definirei una fame da lupo, e dunque prima mi metto a tavola meglio è.
Dunque, mi stavo mangiando le trofie alle quali pensavo già dal tardo pomeriggio, quando ecco che dal famoso comignolo comincia ad uscire il candido fumo.
Vi dico, mi sono emozionata. Pur non essendo io credente, e, non essendo neppure stata battezzata, non avendo mai avuto a che fare con la chiesa in nessun modo, e avendo sempre considerato la presenza del Papa un fatto direi ininfluente nella mia vita, pur tutto ciò, quell'immagine delle volute bianche che fuoriuscivano dal comignolo nell'aria nera della sera, mi ha emozionata.
Sono nata che c'era già Wojtila, dunque la mia prima fumata bianca l'ho vissuta quando hanno eletto Ratzinger. Anche allora avevo seguito il tutto, perché, non avendolo mai vissuto, mi incuriosiva molto.
E ho seguito tutto anche la scorsa settimana. Finite le trofie ho preso posizione sul divano con la mia inseparabile coperta, davanti alla TV, ad aspettare la comparsa del nuovo Papa.
Ormai ero davvero curiosa, sì, una curiosità mista ad una piccola ansia (sensazioni tipo quelle da qualifica dei gran premi, permettetemi questo paragone forse blasfemo, quando si decide la pole position). Insomma, arriva o no? Si apre 'sta finestra, 'sto tendaggio?
E intanto i giornalisti, gli "esperti", a fare supposizioni, e Scola, e un Papa americano, o nero, o giallo, e basta! E che esca!
E poi è uscito il cardinale che annuncia il gaudium magnum: habemus papam.
Che poi questo cardinale era parecchio strano, non so a voi che impressione abbia fatto, ma a me è parso che lo avessero appena fatto uscire da qualche catacomba...mah, sarà stata l'emozione del momento.
Comunque, ecco che annuncia il nome. Se non altro capisco che non è Scola. Poi un inviato dice: " E' Bergoglio".
Mai sentito. Però ha scelto di chiamarsi Francesco.
Già questo me lo ha reso simpatico. Poi il nuovo Papa è finalmente uscito e ha salutato la folla immensa con un semplice buonasera. Anche questo mi è piaciuto. Buonasera.

E' trascorsa appena una settimana dall'elezione del cardinale Bergoglio al soglio pontificio. Già in questi pochi giorni comunque il nuovo papa ci ha stupito per la sua informalità, il suo voler rimanere semplice.
Mi sembra un pontefice che saprà essere una figura positiva per tutti, e che divulgherà dei buoni valori, condivisibili anche da chi come me non è credente.
Pure mia mamma, di solito iper critica nei confronti della Chiesa, lo guarda con simpatia. E come lei parecchie persone con cui mi è capitato di parlare.
Mi sembra una persona onesta, aperta, e sono contenta che sia comparso sulla scena.
Caro Francesco, buon lavoro, ne avrà di cose da sistemare. Se poi penserà almeno un po' anche ai nostri amici animali, che troppo spesso stanno tra gli ultimi, sarebbe davvero bello.

il gabbiano sul comignolo


2 commenti:

  1. Brava Martina, questo è un post davvero bello!! Complimenti!! Condivido tutto quello che hai detto sul nuovo papa Francesco, spero tanto che potrà rinnovare la chiesa e avvicinarla di più alla gente... con un occhio di riguardo anche per gli animali, come dici tu da troppo tempo tra gli ultimi. Buon pome! :-)

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    1. Grazie Silvia :-)
      Speriamo in bene, gli inizi sono senz'altro positivi!

      un salutone, anche da Clint

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